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TUTTO HA INIZIO DA UN MINUSCOLO OGGETTO un mago posto su uno stuzzicadente, del quale sono entrata in possesso quasi casualmente Il Mago o meglio Bagatto curiosamente nei tarocchi rappresenta l’arcano numero uno. Perché tenere solo per sé un oggetto così potente ed allo stesso tempo privo di valore ed invece non condividerlo con chi riesca ad intuirne la magia? Così, prende vita il pensiero del progetto che piano piano si sta articolando nel tempo e nello spazio, un progetto dalla natura multiforme e tentacolare che rispecchia profondamente chi lo anima..io non sono che un tramite, un medium… |
TUTTE LE STORIE DEL BAGATTOBARATTO
LA COLONNA SONORA
RASSEGNA STAMPA
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...ho barattato il mago per una cartolina, ma naturalmente prima di separarmi dall’oggetto, il primo di un’infinita catena, l’ho fotografato insieme al ritratto del nuovo custode del mago.
La cartolina è finita nelle mani di una persona che le colleziona, in cambio mi ha dato una matita con tre gomme…
e così via:
la matita per una cravatta; la cravatta per chiodi battuti a mano; i chiodi per conchiglie, le conchiglie per una spilla di una cover band dei Guns’n Roses; la spilla per un taccuino che è stato scambiato con un seme di una pianta africana;
il seme per un cofanetto indiano; il cofanetto per un ciondolo realizzato a mano, il ciondolo per una mantella, la mantella per una collana di pasta con busta decorata, la collana per un gilet lavorato a mano scambiato con due collane magnetiche, a loro volta barattate con un libro barattato con delle ciabatte infradito...
Ogni oggetto ha la sua storia che ogni volta viene narrata al nuovo possessore, spesso i racconti s’intrecciano tra loro in modo bizzarro, a volte curiose coincidenze permettono nuovi incontri.
Ogni oggetto che ricevo deve trovare il giusto custode ed estimatore, il mio ruolo dentro quest’intrico di cose e persone è di colui che facilita l’incontro tra i due.
Accade che qualche oggetto rimanga tra le mie mani per diverso tempo, oppure mi sfiori soltanto, l’importante è permettere al racconto di scorrere-fluire.
La traccia che rimane da ogni passaggio è una carta, una sorta di tarocco, suddivisa in tre settori: a sinistra l’oggetto ricevuto, al centro il personaggio ritratto insieme all’oggetto, a destra ciò che ricevo in cambio del primo.
Le carte possono essere rimescolate infinite volte ma sarà sempre possibile ricostruire la storia che lega oggetti e personaggi.
Nei personaggi che animano le carte si avverte allo stesso tempo uno stretto legame dato dagli oggetti che si relazionano con i loro corpi ed una strana sensazione di casualità e disordine; come in un rifugio dove vanno a convivere forzatamente personalità differenti, provenienti dalle più svariate esperienze.
I personaggi sono legati tra loro solo attraverso il sottile percorso delle cose barattate che attraversano le loro esistenze.
La comunicazione tra le figure ritratte è silenziosa, è l’oggetto del baratto che viene di volta in volta interpretato, che parla sempre nuovi linguaggi in funzione di chi lo interpreta.